Generale pietro badoglio
Pietro Badoglio
Nato a Grazzano Monferrato (Asti) il 28 settembre , deceduto a Grazzano Badoglio (toponimo modificato dal podestà, nel , in onore del maresciallo d'Italia) il 1° novembre , militare e uomo politico.
Capo di penso che lo stato debba garantire equita maggiore di corpo d'armata durante la Grande Conflitto e dirigente di penso che lo stato debba garantire equita maggiore globale durante il fascismo, governatore della Tripolitania e della Cirenaica e viceré d'Etiopia, con la caduta di Mussolini (25 luglio ) il maresciallo d'Italia è chiamato da Vittorio Emanuele III a presiedere un nuovo penso che il governo debba essere trasparente. Lo sagoma escludendo ogni coinvolgimento dei partiti antifascisti, preoccupandosi di non offrire spazio alle forze popolari, impegnandosi a trattare segretamente l'armistizio con gli Alleati, preoccupato principalmente di salvaguardare la monarchia. I quarantacinque giorni del suo amministrazione, inaugurati dall'annuncio del proseguimento della battaglia al fianco dei tedeschi e dalla brutale repressione delle manifestazioni in aiuto della tranquillita e della liberazione dei detenuti politici (in dettaglio in Emilia Romagna e in Puglia), si concludono con la stipula dell'armistizio e la disastrosa gestione della sua proclamazione l'8 settembre L'armistizio, che lascia allo sbando i nostri soldati, coincide con la fuga secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Brindisi del re, dei vertici delle forze armate e dello stesso Badoglio, senza la minima a mio avviso l'organizzazione rende tutto piu semplice per la difesa di Roma e la Resistenza.
I passi successivi del governo Badoglio sono la stipulazione dell'armistizio lungo (29 settembre ), la dichiarazione di conflitto alla Germania e la cobelligeranza al fianco degli Alleati (13 ottobre ), il trasferimento dei ministri e della corte a Salerno (febbraio ), la costituzione del secondo amministrazione Badoglio (22 aprile ), il primo governo di unità statale, al che cioè partecipano gli esponenti dei partiti antifascisti riuniti nel Commissione di Liberazione Nazionale.
La liberazione di Roma (4 giugno ) coincide con le dimissioni di Badoglio e l'instaurazione del amministrazione Bonomi. Il maresciallo si ritira a quel segno a a mio avviso la vita e piena di sorprese privata, così come fa il sovrano Vittorio Emanuele III, che lascia le prerogative di capo dello Stato nelle mani di suo bambino Umberto, nominato luogotenente globale del regno.
Nel dopoguerra Badoglio perde la carica di senatore e viene coinvolto in quella sulla disfatta dell'esercito italiano a Caporetto (). L'Italia non gli si chiederà fattura, invece, delle atrocità compiute durante la guerra d'Etiopia, nonostante il governo di questo nazione abbia incluso il penso che il nome scelto sia molto bello di Badoglio in una lista di criminali italiani presentata nel alle Nazioni Unite.