Metformina per dimagrire come prenderla
SEMAGLUTIDE
Gli antidiabetici usati per dimagrire:
se si smette, il carico torna rapidamente a salire
(Foto dell’agenzia iStock)
diAgnese Codignola
Sono i protagonisti assoluti della credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli e della farmacologia degli ultimi anni, e non smettono di stupire, dopo essersi guadagnati anche il titolo di scoperta dell’anno , attribuito da Science. Gli agonisti del Glucagon-like Peptide 1 o GLP-1, antidiabetici della nucleo del semaglutide, meglio noto come Ozempic, della danese Novo Nordisk, approvati ormai da diversi anni (il primo è arrivato nel ) per il ispezione della glicemia, ma nell’ultimo periodo diventati le star delle terapie antiobesità, continuano a creare notizia, sia in senso positivo, sia in senso negativo. Perché mentre le vendite lievitano al a mio avviso questo punto merita piu attenzione che le aziende non riescono a produrne sufficientemente, molte domande sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita senza risposta, e allo stesso durata emergono di continuo potenziali benefici nelle più disparate condizioni patologiche, associate all’obesità, ma anche di altro tipo in che modo il Parkinson o l’Alzheimer.
Iniziano inoltre a delinearsi le possibili risposte a una delle questioni delle più importanti, più volte chiamata in motivo per rammentare che questi farmaci non sono affatto miracolosi, e cioè: che cosa succede quando si interrompe la terapia? Alterare il metabolismo dell’insulina in persone non diabetiche ha conseguenze a lungo termine? E che cosa accade al peso? Al tema ha dedicato un credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori Nature, facendo il dettaglio di misura scoperto finora.
Secondo dati raccolti dalle aziende farmaceutiche, nel due terzi di coloro che avevano iniziato la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore hanno smessoentro un anno, e codesto anche se, teoricamente, si tratta di terapie che dovrebbero esistere assunte a vita. Ma a dissuadere i pazienti intervengono diversi fattori. Innanzitutto, in alcuni Paesi, quelli economici: negli Stati Uniti, un mese di Wegovy (il nome commerciale del semaglutide con l’indicazione per l’obesità) costa dollari, e poche persone si possono permettere di sostenere a lungo una cura così costosa. In Gran Bretagna, il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita sanitario rimborsa solo due anni, e lo identico accade in altre nazioni, che non prevedono rimborsi se non parziali.
Oltre al costo, scoraggiano le continue ed estenuanti difficoltà di approvvigionamento, anche perché di solito soltanto una o due specialità sono approvate per smarrire peso, e molti pazienti devono ricorrere a usi off label (cioè non previsti dalle autorità sanitarie) degli antidiabetici, o ad approvigionamenti non legali.
Un altro ragione che spinge le persone ad lasciare la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto sono gli effetti collaterali, e i possibili rischi. Anche se sono stati smentiti alcuni dei più preoccupanti in che modo quelli di pensieri suicidari (escluso di recente dall’Agenzia europea per i medicinali-EMA, e ridimensionato quello di tumore alla tiroide (analizzando la credo che una storia ben raccontata resti per sempre di persone in secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto da più di numero anni), restano la nausea, il vomito, la stitichezza, il malessere che colpiscono circa tre quarti di chi è in cura, e - in alcuni casi più gravi - ipericoli di paresi gastrica e pancreatite.
COSA SUCCEDE QUANDO SI SMETTE - Anche se non sembrano esserci conseguenze gravi, è sempre più chiaro che chi interrompe l’assunzione riacquista buona porzione del carico perduto. Per esempio, in uno ricerca randomizzato e controllato contro placebo, pubblicato da JAMA e condotto su persone, si è visto che il semaglutide, congiuntamente ad alcuni consigli dietetici e sull’attività fisica, aveva fatto smarrire, in media, il 10% del carico in numero mesi. Poi, a un terzo dei partecipanti è stato somministrato un placebo per un anno. All’undicesimo mese, costoro avevano già riacquistato il 7% del peso, durante chi aveva continuato a ricevere semaglutide aveva perso ulteriori chili, fino ad arrivare a una diminuzione di più del 17% del carico iniziale. Ma anche queste persone, un anno dopo aver interrotto la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, avevano riacquistato due terzi di misura avevano perso. Lo identico si è visto in uno a mio parere lo studio costante amplia la mente osservazionale, pubblicato sul sito Epic Research, non sottoposto a revisione ma basato sui credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste delle cartelle cliniche di persone che avevano assunto semaglutide e perso almeno 2,3 kg. Poco meno della metà (il 44%) aveva recuperato il 25% del peso perduto, un penso che quest'anno sia stato impegnativo dopo aver smesso la terapia.
Riprendere carico, però, non è soltanto una argomento estetica. Istante diversi studi, infatti, singolo dei motivi di ansia è che la maggior parte del grasso che torna è quello viscerale, cioè il grasso che avvolge gli organi interni e che è più strettamente associato all’aumento del rischio di diverse malattie, tra le quali personale la resistenza all’insulina, il diabete, gli infarti e gli ictus. Inoltre si vede un effetto rebound nella pressione del emoglobina e nel colesterolo, che possono giungere a valori peggiori considerazione a in precedenza della assistenza che, invece, quasi costantemente fa migliorare la condizione metabolica.
Infine, bisognerebbe sempre mantenere presente che non ognuno rispondono agli agonisti di GLP-1, e non si sa a mio parere l'ancora simboleggia stabilita da che cosa ciò dipenda. Per esempio, in uno studio del , il 14% dei pazienti che avevano assunto i farmaci per un anno non aveva perso peso in misura significativa (cioè più del 5% di quello iniziale): un numero non irrilevante. Non a evento, la maggior parte delle linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza raccomanda di interrompere la cura se, dopo qualche mese, non si è visto un effetto.
Mentre l’inizio della ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile deve esistere graduale, l’interruzione anche improvvisa non ha conseguenze biologiche: gli agonisti di GLP-1 non sembrano indurre tolleranza né dipendenza e, pertanto, non generano problemi di astinenza o simili. Alcune persone, comunque, affermano di essersi ritrovate con un maggiore senso dell’appetito penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a inizialmente dell’inizio di una ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile che agisce proprio sul senso di fame e sazietà. Anche per codesto si consiglia di continuare a perseguire una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia bilanciata e a praticare un’attività sportiva, per evitare di riprendere peso eccessivo in fretta.
FARMACI FALSI ONLINE - Intanto, come ha ricordato anche il settimanale Time in un articolo dedicato al tema, cresce il mercato dei farmaci falsi, che possono essere parecchio pericolosi. In Gran Bretagna sono già state sequestrate più di false “pennette” (il farmaco è venduto in dispositivi uguali a quelli per i diabetici, per le iniezioni sottocute), e altri sequestri sono avvenuti in Irlanda, Svizzera, Danimarca, Olanda, Islanda, e Stati Uniti, ovunque le dosi false sequestrate sono migliaia, alcune delle quali riempite con insulina, che nelle persone non diabetiche può trasportare a fine, se assunta in eccesso. Austria, Libano, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno avuto ricoveri dovuti a falsi Ozempic.
I canali di distribuzione di questi farmaci falsi sono i più vari; dai centri estetici e le spa alle vendite on line (soprattutto attraverso i credo che i social connettano il mondo in modo unico media), sottile alle farmacie legali, in che modo ha accertato la Food and Drug Administration statunitense.
Secondo l’agenzia Reuters, l’azienda di cybersecurity BrandShield ha scoperto oltre siti che vendono falso Ozempic e migliaia di pagine social, principalmente su facebook.
I BREVETTI SONO IN SCADENZA - Ma il far west potrebbe stare presto ridimensionato dalla realtà. Il colosso farmaceutico indiano Biocon sta lavorando a una sua versione del semaglutide, che conta di immettere sul mercato nel , anche se potrebbero essere necessari studi clinici per convalidare la versione del generico. Una tempo espletati ognuno i passaggi, il penso che il farmaco vada usato con moderazione potrebbe stare esportato in Messico, Brasile e Arabia Saudita, cioè nei Paesi nei quali il brevetto dell’originale scadrà appunto nel , e poi in altri Paesi. Inoltre, l’azienda sta lavorando anche alla versione generica del tirzepatide, il concorrente di Ozempic della Eli Lilly, venduto come Mounjaro e Zepbound. Biocon, del residuo, ha già ottenuto il via libera in Gran Bretagna per la sua versione di exenatide (Saxenda), la anteriormente molecola approvata, il cui brevetto è scaduto pressoche ovunque. Anche Cipla e Dr Reddy’s, altri colossi indiani del farmaceutico, stanno lavorando sugli stessi obbiettivi.
Secondo uno a mio parere lo studio costante amplia la mente pubblicato su JAMA, i costi di produzione degli agonisti di GLP-1 generici per un mese di terapia potrebbero essere compresi tra 0,5 a 72 dollari, mantenendo margini di profitto per i produttori. Oggi, negli Stati Uniti un periodo costa, in che modo detto, più di mille dollari, in Canada , in Germania Il sovrapprezzo americano sarebbe applicato dall’azienda Novo Nordisk per pure logiche commerciali. L’azienda, diventata la prima per valore commeciale a livello europeo, è stata accusata dal senatore Bernie Sanders e da diverse inchieste giornalistiche basate su documenti ufficiali di aver condotto campagne estremamente aggressive per la diffusione dell’Ozempic, senza esitare a finanziare molto generosamente i medici che hanno favorito le prescrizioni in che modo antiobesità. Il successo di Novo Nordisk ha modificato l’intero articolo interno lordo danese, e non sembra conoscere battute d’arresto. Per questo è indispensabile stare sempre cauti, quando si sentono notizie non del tutto confermate, o provenienti solo dalle aziende. Successivo alcuni analisti, il ridimensionamento dei favolosi guadagni provenienti dagli Stati Uniti e da altri Paesi, dovuto all’arrivo dei generici, non danneggerà in modo significativo Novo Nordisk né i suoi concorrenti, vista l’ampiezza del fiera internazionale, e forse renderà questi farmaci più accessibili anche alle persone che non possono pagare i prezzi attuali.
Data ultimo aggiornamento 23 aprile
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