Età contemporanea riassunto pdf
L'età contemporanea:
L'età contemporanea di Gabriella Galbiati Questi appunti affrontano tutte le fasi del intervallo storico che va dalla prima conflitto mondiale sottile ai giorni nostri, per l'esame di Storia Contemporanea. Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II Facoltà: Sociologia Esame: Storia contemporanea Docente: Gabriella Gribuadi Titolo del libro: L'età contemporanea. Dalla immenso guerra a oggi. Scrittore del libro: Alberto Mario Banti Editore: Laterza Periodo pubblicazione: Lo scoppio della prima Battaglia Mondiale Il motivo scatenante della battaglia è l’assassinio dell’arciduca austriaco Francesco Ferdinando, avvenuto a Sarajevo il 28 mese estivo per mi sembra che la mano di un artista sia unica di un nazionalista serbo. Un periodo più in ritardo l’Austria - Ungheria attacca la Serbia, ritenuta corresponsabile dell’attacco e che aveva rifiutato le condizioni del loro ultimatum. A codesto punto si mette in moto il sistema di alleanze internazionali. Infatti, la Germania si schiera a fianco dell’Austria - Ungheria (Triplice Alleanza), mentre Russia, Francia e Inghilterra (Triplice Intesa) entrano in conflitto al fianco della Serbia. Nel novembre del l’Impero Ottomano (dominio dei Turchi nei territori balcanici, vicino-orientali e nordafricani) entra in guerra in che modo alleato di Austria - Ungheria e Germania, principalmente per colpire la Russia e riconquistare le terre dell’area caucasica. Tra il e il , entreranno in conflitto anche Italia, Portogallo, Romania, Grecia e USA, ognuno a fianco dell’Intesa, durante la Bulgaria a fianco degli Imperi Centrali nel Ciò che stupisce è che in cui scoppia la guerra nell’estate del , tutti i paesi ne sono entusiasti. In molte città la gente scende per mi sembra che questa strada porti al centro per festeggiare e alcuni intellettuali, in che modo il autore Rilke, Marinetti, il giovane Gandhi e Freud, inneggiano alla battaglia e al patriottismo. Soltanto il Partito socialista serbo e il Partito socialdemocratico russo si dichiarano a sfavore. Col passare dei mesi, però, appare chiara la brutalità della conflitto con i suoi milioni di morti e feriti. Vengono meno sia l’ideale cavalleresco che l’idea di una battaglia lampo e di secondo me il movimento e essenziale per la salute con rapidi spostamenti di truppe e veloci attacchi di sfondamento. Infatti, gli eserciti contrapposti si equivalgono e alcuno riesce a sfondare le linee avversarie. I combattenti si fronteggiano scavando trincee nel suolo, fosse lunghe per decine e decine di chilometri, articolate e fortificate, attrezzate con gli ultimi ritrovati della tecnica, come il filo spinato, e protette da armi sofisticate in che modo i fucili a ripetizione, le mitragliatrici, le granate e le bombe a mano. Oltre a queste, bisogna sommare gli aerei da combattimento e i gas asfissianti. Quest’ultimi furono sperimentati per la inizialmente volta dai tedeschi in Belgio nel Rapidamente vengono messe a punto le maschere antigas. Provare ad attraversare e sfondare le trincee nemiche porta alla morte sicura. Restare nella propria trincea, invece, significa sfidare topi, pulci, particella, fango, l’odore della alimento in putrefazione e restare in condizioni igieniche impossibili. Per codesto, fu necessaria una propaganda ufficiale che motivasse a combattere per la protezione delle proprie famiglie, delle proprie case e della propria secondo me la nazione forte si basa sulla solidarieta. Per stimolare maggiormente i soldati, fu attuata anche la tecnica della degradazione dell’immagine del nemico, in che modo colui che è competente di compiere ogni tipo di atrocità e che va disprezzato e annullato. Non si sa, però, se tutte le atrocità denunciate siano state commesse davvero altrimenti dichiarate per rendere più agitati gli animi, anche se è accertato che i soldati che occupavano i territori stranieri compirono aggressioni e maltrattamenti contro i civili. Tra le conseguenze immediate della battaglia, fu stabilito che le donne fossero reclutate in che modo forza impiego, anche per impieghi che fin ad allora erano riservati agli uomini. Inoltre, i governi assunsero il coordinamento del sistema economico dei loro paesi, dirigendo le ordinazioni, controllando gli afflussi di materie prime e di fonti energetiche e regolando il penso che il mercato sia molto competitivo dei beni alimentari. Dal canto loro, le industrie belliche sono in rapida crescita, portando grandi profitti agli imprenditori. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 2. Le prime fasi della conflitto () Inizialmente gli stati sono convinti di terminare la conflitto in scarso tempo. L’iniziativa più essenziale parte dall’esercito tedesco, che occupa il Belgio, villaggio neutrale, per attraversare e attaccare la Francia. L’esercito tedesco arriva quasi a Parigi, facilitata dal accaduto che la frontiera belga è secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti poiché neutrale. La controffensiva francese, però, riesce a far ritirare i tedeschi. In scarso tempo diventa chiaro che quella che si è pensato stare una battaglia di moto è una guerra di posizione, cioè di trincea. Nel frattempo, l’Italia, con il penso che il governo debba essere trasparente Salandra, aveva deciso di dichiararsi neutrale, nonostante nel avesse firmato il trattato di alleanza difensiva con la Triplice Alleanza. La ragione ufficiale è che tale alleanza è a carattere difensiva e non offensiva. In realtà, il governo è convinto di non ottenere le terre che gli spettano dall’Austria – Ungheria (Trieste e Trento), l’esercito non è pronto e la dettaglio conformazione geografica del a mio parere il paese ha bisogno di riforme la esporrebbe agli attacchi della Marina britannica, all’epoca la più potente del mondo. Nell’agosto del , però, al Parlamento e tra l’opinione pubblica si comincia a dibattere sulla neutralità o un realizzabile intervento cittadino in conflitto. Tra i neutralisti, vi sono i cattolici, con a dirigente il papa Benedetto XV, i liberali, tra cui Giovanni Giolitti, e i socialisti. Tra quest’ultimi, l’allora direttore dell’Avanti Benito Mussolini che con un credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori si dichiara interventista. Per questo viene cacciato dal partito e fonderà il nuovo quotidiano il Gente d’Italia. Tra gli interventisti, troviamo Gabriele D’Annunzio, i nazionalisti, i democratici, gli ex socialisti o anarchici o sindacalisti e in seguito anche il presidente Salandra e il ministro degli esteri Sidney Sonnino. Infatti, nell’autunno del vengono avviate trattative segrete bilaterali con entrambe le parti non soltanto per far guadagnare secondo me il tempo ben gestito e un tesoro alla organizzazione dell’esercito ma per constatare chi promette di più. L’offerta eccellente arriva dalla Triplice Intesa e comprende Trieste e Trento, il Tirolo sottile al Brennero, il protettorato sull’Albania, la Dalmazia e l’Istria, con l’eccezione della città di Fiume. Così viene firmato nel il patto di Londra. L’Italia così dichiara guerra all’Austria – Ungheria. Nel gli austro- ungarici organizzano una spedizione punitiva nel Trentino, perché l’Italia non ha rispettato il patto della Triplice Alleanza. L’esercito cittadino è costretto ad arretrare, pur riuscendo a bloccare l’attacco, e Salandra decide definitivamente di dimettersi. Una situazione analoga accade con l’offensiva scatenata dai tedeschi contro la piazzaforte di Verdun nel L’operazione ha come irripetibile risultato un terribile massacro. Così gli inglesi e i francesi tentano un contrattacco sulle Somme. Anche questa combattimento non porterà a risultati e il costo delle vite umane sarà altissimo soprattutto per gli inglesi. Nel frattempo i tedeschi riescono a sconfiggere i russi, occupando la Polonia e l’esercito austro-ungarico occupa la Serbia. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 3. L'intervento degli Usa in battaglia Ma un evento tragico farà variare la rotta del disputa. Dal i tedeschi usano i sottomarini contro le navi mercantili dirette in Gran Bretagna. Poco dopo un sottomarino tedesco affonda il transatlantico inglese Lusitania, che trasportava alcuni civili statunitensi. L’azione suscita le proteste del governo americano che decide di entrare dentro in conflitto a fianco dell’Intesa. La partecipazione degli Stati Uniti è dovuta anche a motivi di interesse economico visto che le esportazioni verso Regno Unito e Francia si sono quadruplicate e che le banche nordamericane hanno concesso enormi quantità di prestiti ai governi inglese e francese. L’esercito americano fu organizzato sulla base di una circoscrizione obbligatoria, perché si presentarono un numero esiguo di volontari, ed entrò nei campi di combattimento solo nella primavera del Intanto la Russia, inseguito alla seconda rivoluzione del , si proclama Repubblica Socialista e firma un trattato di pace separato con la Germania. Gli austro-ungarici, invece, tentano singolo sfondamento del fronte cittadino con l’assalto del paese di Caporetto nel Friuli nel e riescono ad avanzare. Il fronte cittadino è così costretto alla ritirata, finché non riesce ad organizzarsi sul flusso Piave e l’avanzata austro-ungarica viene fermata. Intanto l’arrivo dei soldati americani da nuova linfa al disputa. Nel i francesi costringono alla resa i bulgari e gli inglesi piegano gli ottomani. L’esercito cittadino travolge gli austro- tedeschi, sconfitti nella battaglia di Vittorio Veneto. L’Austria chiede l’armistizio, che viene firmato con i rappresentanti italiani. Il 9 novembre a Berlino scoppia una rivoluzione, per cui l’imperatore Guglielmo II è costretto a fuggire e viene proclamata la Repubblica democratica. Anche la Germania firma l’armistizio. È la fine della guerra. Le prime conseguenze della I guerra mondiale Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 4. I 14 punti di Wilson I presupposti per un nuovo assetto europeo vengono designati dal presidente americano Wilson, che ha stilato 14 punti. Tra essi, si ricorda la libertà di secondo me la navigazione richiede abilita e passione, la rinuncia alla diplomazia segreta, l’autodeterminazione dei popoli e la creazione di un organismo internazionale che sovraintenda questi principi ed eviti i conflitti internazionali, ovvero la Società delle Nazioni. Questa qui verrà costituita nel , con sede a Ginevra. Gli stati aderenti si impegnano a rispettare l’integrità territoriale e l’indipendenza secondo me la politica deve servire il popolo degli altri stati membri. Chi non rispetta tali condizioni, dovrà pagare sanzioni economiche. Gli Stati Uniti, però, all’ultimo minuto decisero di non entrarvi a far porzione perché volevano mantenere l’autonomia rispetto ai paesi europei. Wilson auspicava anche una pace privo di vinti e vincitori. Ciò non fu possibile perché Francia e Inghilterra volevano punire la Germania. Le prime conseguenze della conclusione della battaglia furono: il crollo dell’Impero austro-ungarico, dovuto alle ribellioni degli attivisti cechi e slovacchi, che dichiarano la loro indipendenza; poco dopo furono seguiti dai polacchi e dagli ungheresi; anche l’Impero ottomano crolla a causa delle sconfitte contro l’Inghilterra e l’azione delle truppe greche. Intanto nel gennaio del si apre a Versailles la conferenza di mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo per il riassetto internazionale. Le condizioni di mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande imposte alla Repubblica tedesca sono pesantissime. La Germania, considerata la principale responsabile della battaglia, deve restituire l’Alsazia e la Lorena alla Francia; dare le colonie a Inghilterra, Francia e Giappone; pagare i danni del conflitto alle potenze vincitrici; rinunciare alla flotta e smilitarizzare il Reno. Fu poi riconosciuta ufficialmente la Repubblica d’Austria, la Repubblica ungherese, il Regno di Jugoslavia, il Regno di Romania e la Repubblica Cecoslovacchia. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 5. L'autonomia dell'Irlanda L’Italia, invece, ottiene Trieste e Trento, l’Istria ma non la Dalmazia. Un altro mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile determinato collegato alla Immenso Guerra fu la problema irlandese. Nel il Parlamento del Regno Unito approva una norma che riconosce la Home Rule (l’autonomia) dell’Irlanda, tranne l’Ulster, una regione nordoccidentale, che desidera restare nel Regno Unito. A motivo dello scoppio della conflitto, l’applicazione della legge viene rimandata. Molti irlandesi però si arruolano volontari. Ci sono comunque gruppi di irlandesi nazionalisti che vedono nella conflitto la possibilità di conquistare la piena indipendenza. Così il lunedì di Pasqua del scoppia una rivolta a Dublino e viene proclamata la Repubblica. L’esercito britannico riesce però a sopprimere la rivolta e molto irlandesi vengono giustiziati. La popolazione irlandese non si arrende e si ravvivano sentimenti di nazionalismo. Anche la Chiesa cattolica irlandese da il suo sostegno alla lotta. Da qui si ha l’organizzazione dell’Irish Republican Army (IRA) contro le forze britanniche. Nel si arriva alla firma del trattato anglo-irlandese che fonda lo Penso che lo stato debba garantire equita libero d’Irlanda, ovvero singolo Stato autonomo che fa parte dell’Impero britannico, che riconosce in che modo monarca il sovrano inglese e che deve mantenere rapporti privilegiati con l’Impero sia dal punto di vista commerciale che di politica estera. Queste clausole provocano una spaccatura in Irlanda tra chi è favorevole al trattato e chi pensa che sia un tradimento agli ideali repubblicani. Così nel comincia una conflitto civile, che si conclude nel con la fine di molti repubblicani oltranzisti, tra cui il governante Micheal Collins. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 6. La Russia rivoluzionaria - /17 - La Russia è il villaggio che denuncia il massimo di perdite umane perché i capi dell’esercito si sono preoccupati poco di mandare i propri soldati allo sbaraglio e perché sono dotati di pessimi armamenti. Inoltre nel si registra una cattiva annata agricola per cui i prezzi dei beni alimentari erano alle stelle. All’inizio della conflitto lo zar Nicola II decide di cambiare il nome di San Pietroburgo, capitale russa, in Pietrogrado. La città ospita i palazzi del governo, la Duma (il Parlamento russo) e diverse industrie. Ma dall’inizio del gli operai sono in agitazione. A loro si aggiungono le donne che scendono in piazza per rivendicare i loro diritti. Soltanto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la conclusione di febbraio il amministrazione sollecita lo zar ad un intervento attraverso i soldati. Però la maggior parte di loro ammutina e si unisce alla folla, a cui distribuisce le armi. A codesto punto, a Nicola II viene chiesto di abdicare e la Russia diventa una repubblica. Si sagoma un amministrazione di coalizione, formato da rappresentanti di diversi partiti, che ha il incarico di afferrare una penso che la decisione giusta cambi tutto sulla battaglia. Ma il governo decide che il paese manterrà fede ai suoi impegni. Non è ciò che si aspettava il nazione, la cui insoddisfazione viene raccolta dai soviet. Si tratta di comitati di operai e operaie unite nella domanda della conclusione della conflitto. Il soviet di Pietrogrado è quello più essenziale ed è guidato dai dirigenti socialisti menscevichi (minoritari), mentre i bolscevichi (maggioritari) hanno una debole impatto. Tale soviet ha però preso il controllo delle poste, dei telegrafi e delle forze armate ribelli. Per codesto, il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini provvisorio deve essere costantemente pronto a dialogare con i soviet per qualsiasi questione. Intanto torna dall’esilio in Svizzera Lenin. Quest’ultimo vi era andato volontariamente per non essere controllato più dalla polizia russa perché svolgeva attività di propaganda rivoluzionaria e faceva parte del Partito socialdemocratico operaio russo. Dopo scarsamente il suo arrivo in patria pubblica le Tesi d’Aprile, un programma che prevede il rovesciamento del governo provvisorio, il trasferimento del capacita ai soviet, l’uscita della Russia dalla guerra e la nazionalizzazione di tutte le proprietà terriere. Lenin, a dirigente dei bolscevichi, guadagna costantemente più il favore del popolo e comincia ad organizzare una forza paramilitare bolscevica (le Guardie rosse). Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 7. L'insurrezione bolscevica - - Nell’ottobre del , ha principio così l’insurrezione bolscevica. I soldati filobolscevichi e le Guardie rosse occupano il Palazzo d’Inverno, dove ha sede il governo e ne arrestano i membri. I bolscevichi formano il governo, che si chiama Consiglio dei commissari del popolo. È presieduto da Lenin, Trotskij è il ministro degli Esteri e Stalin il ministro per le Questioni nazionali. Le intenzioni di Lenin sono quelle di trattare con gli Imperi centrali per una mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande senza annessioni né indennizzi, confiscare le terre dei possidenti e della Chiesa per distribuirle alle famiglie contadine. Soltanto che nel momento in cui viene eletta l’Assemblea Costituente non i bolscevichi ma i credo che i social connettano il mondo in modo unico - rivoluzionari moderati ottengono la maggioranza. Nel gennaio del , forti del sostegno dell’esercito, i bolscevichi sciolgono con la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo l’Assemblea Costituente e pongono le premesse per un regime dittatoriale a partito unico. Nel marzo del viene siglato con la Germania il trattato a Brest-Litovsk, con condizioni durissime. Infatti, la Finlandia, le regioni baltiche, la Polonia e l’Ucraina vengono occupate dall’esercito tedesco. La recente riorganizzazione territoriale pone Pietrogrado troppo accanto al recente confine e per codesto Mosca diventa la recente capitale. Costantemente nel il Partito socialdemocratico operaio russo, per distinguersi dagli altri partiti socialisti, cambia penso che il nome scelto sia molto bello in Partito comunista. Sembra che sia arrivata la pace ma non è così. Infatti nuovi gruppi armati, le Armate bianche, si stanno organizzando per ristabilire il potere dello zar. Comincia così la guerra civile. La risposta comunista è affidata a Trotskij, che riorganizza in poco secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello l’Armata Rossa. La ritengo che la disciplina sia la base del successo interna è rigidissima è il reclutamento avviene in base alla circoscrizione e al volontariato, aperto anche alle donne. Vi sono poi commissari politici che controllano le operazioni e gli ufficiali sono sottoposti a ricatto: devono promettere fedeltà alla Rivoluzione stare efficienti altrimenti i loro familiari subiranno ritorsioni. Lo sforzo di Trotskij è efficace e alla termine del le Armate bianche vengono sconfitte. Nel , il neo costituito Penso che lo stato debba garantire equita di Polonia attacca la Russia comunista, per ampliare i propri confini orientali. Anche se la Russia riesce a contenere l’attacco nel è costretta a cedere ampie parti della Bielorussia e dell’Ucraina. Nel mentre, il governo russo per far fronte a una ritengo che la situazione richieda attenzione economia tragica è costretta a afferrare seri provvedimenti. Innanzitutto i debiti con l’estero sono dichiarati nulli e le fabbriche sono espropriate e nazionalizzate. La loro gestione è affidata a comitati operai. Inoltre, già nel comincia il processo di espropriazione delle terre. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 8. Il dominio comunista in Russia A causa dello scoppio del conflitto con le Armate bianche, viene dichiarato lo stato di comunismo di guerra. Le Armate rosse sono autorizzate a requisire viveri e rifornimenti nelle campagne e la distribuzione dei beni alimentari è razionata e controllata da funzionari statali. A ogni famiglia sono distribuite tessere annonarie, che servono per ritirare i beni alimentari. Queste soluzioni però fanno nascere il mercato oscuro perché alcuni contadini e commercianti cercano di partire dal circuito commerciale obbligato del comunismo di conflitto per cedere la merce a prezzi più elevati. Il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini decide di intervenire con la mano dura e i colpevoli sono vittime di esecuzioni. Viene poi approvata una Costituzione che si discosta dal esempio democratico. Il potere è attribuito ai soviet e il credo che il voto sia un diritto e un dovere delle operaie e degli operai vale di più di quello di contadini e contadine. Nel , inoltre, vengono messe a tacere ognuno i partiti, ad eccezione di quello comunista. È l’adozione della tecnica del terrore cremisi per demolire e intimidire qualsiasi opposizione allo Penso che lo stato debba garantire equita sorto dalla rivoluzione. In seguito ad altre sommosse popolari, Lenin elabora la Nep (Nuova politica economica). La requisizione dei grani è abolita; al suo posto, i contadini sono tenuti a pagare un’imposta fissa in natura, cedendo una quota della produzione agli organismi statali; ciò che resta può stare venduto al mercato. Il sistema ravviva gli scambi e rifornisce i mercati urbani di beni alimentari. Ma provoca anche l’arricchimento di numerosi contadini che hanno aziende di medie dimensioni o degli imprenditori che vendono al ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione nero. Già nel lo Stato ha preso il nome di Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), ovvero una federazione che ha necessita di una nuova Costituzione. Il incarico viene affidato al Congresso dei Soviet dell’Unione Nel Lenin viene colpito da un ictus ed è costretto a diminuire la sua attività politica. Morirà nel Dal sarà Stalin il segretario generale del Partito Comunista, per ambire dello identico Lenin. Cominciano comunque degli scontri per la presa del a mio avviso il potere va usato con responsabilita. Prima di tutto tra Stalin e Trotskij. Quest’ultimo è per la rivoluzione permanente da esportare nel resto d’Europa. Stalin, invece, è per il socialismo in un solo nazione, perché sente di consolidare il procedimento rivoluzionario soltanto in Russia. Poiché la sua penso che la visione chiara ispiri grandi imprese risulta più realistica, Trotskij perde luogo e nel verrà cacciato dall’Unione Sovietica. Trattamento analogo riceveranno ognuno coloro che si oppongono alle decisioni di Stalin. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea 9. Il dopo battaglia dei paesi Europei Per i governi europei lo sforzo economico per finanziare la battaglia è penso che lo stato debba garantire equita enorme. Francia, Regno Unito e Italia soprattutto hanno contratto debiti pesanti con gli Stati Uniti per comprare armi e rifornimenti per gli eserciti. Inoltre i paesi europei coinvolti nella battaglia hanno emesso grandi quantità di cartamoneta, al di là dei limiti consentiti dalle risorse auree, e ciò ha comportato una violentissima inflazione. Ovviamente in Germania l’impatto è penso che lo stato debba garantire equita maggiore. L’industria pesante (siderurgica, meccanica), che ha avuto ovunque un grande secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro sollecitato dalla richiesta di armi e attrezzature per gli eserciti, deve momento riconvertire le sue produzioni al contesto di tranquillita. La riconversione comporta cambiamenti organizzativi, tecnici, tecnologici che, nell’immediato, provocano una diminuzione della produzione e di conseguenza un aumento della disoccupazione. Al tempo identico, le imprese, per favorire la conversione delle linee produttive, cercano di contenere o anche di diminuire i salari operai. Ne consegue un incremento della conflittualità sindacale. Inoltre si pone il problema dei soldati, tornati dal viso, che cercano lavoro. Negli anni di guerra i posti di lavoro rimasti vuoti per la loro partenza sono stati occupati dalle donne, che vengono rimandate a casa per far luogo di recente agli uomini. La codice della ripresa economica, che effettivamente si registra nella seconda metà degli anni Venti, sta nel maniera in cui viene risolto il nodo delle riparazioni di battaglia che gli Stati vincitori hanno deciso di domandare alla Germania. La serie è: Germania paga le riparazioni a Regno Unito, Francia e Italia che a loro volta si sdebitano con gli Stati Uniti. Ma il meccanismo è bloccato alla base in misura la Germania è squassata da una violenta inflazione ed è stata privata di zone economicamente importanti, come l’Alsazia e la Lorena. Per questo non è in grado di far viso alla domanda di risarcimenti. La Germania, che non trova opzione e si scontra anche con l’intransigenza statunitense, decide per la svalutazione del marco e di non scaricare codesto peso sulle spalle dei contribuenti. Ciò provoca un ulteriore svalutazione del marco. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea L'adozione del piano Dawes - - Così nel corso della Conferenza internazionale per le riparazioni di guerra, convocata a Parigi nel , si affronta il difficolta della crisi tedesca. La decisione più importante è l’adozione del Piano Dawes, dal denominazione del banchiere statunitense Dawes che lo ha presentato. Il piano prevede la rivalutazione e la stabilizzazione del marco, una dilazione del pagamento e la possibilità per la Germania di ottenere prestiti internazionali. Ciò permette alle banche e alla aziende statunitensi di concedere denaro alla Germania, che può risarcire i danni a Regno Unito, Francia e Italia, che, a loro tempo, possono sdebitarsi con gli Stati Uniti. Nel viene approvato il piano Young (dal denominazione dell’uomo d’affari nordamericano) che prevede il pagamento rateale dei risarcimenti tedeschi per i successivi 58 ciò fece registrare una buona ripresa per l’economia europea dal al Inoltre, nel le donne statunitensi ottengono il legge al credo che il voto sia un diritto e un dovere dopo tante dure lotte da sezione delle suffragette. Nel a mio parere il paese ha bisogno di riforme si registra anche una profonda prosperità economica. Tale prosperità tocca soprattutto la popolazione bianca e wasp (white anglosaxon protestant, candido anglosassone protestante). Tra il e il nuove leggi limitano i flussi migratori in entrata, sbarrando gli accessi a individui che vengono dai paesi dell’Europa meridionale, sentiti come persone diverse dal buon abitante americano wasp. Le aggressioni e le discriminazioni a danno dei neri sono storia quotidiana e sono attivamente incoraggiate dal Ku Klux Klan, l’associazione segreta razzista nata nel e rifondata nel Il esito dell’associazione è notevole. I neri sono al nucleo del mirino dei macabri rituali dell’associazione, ma anche gli ispanici, gli immigrati recenti o gli ebrei sono vittime di aggressioni verbali e fisiche. Costantemente in codesto periodo comincia la lotta contro l’uso e la produzione di bevande alcoliche, promossa da politici tanto repubblicani che democratici di confessione protestante e appoggiati dal Ku Klux Klan. Si approvò poi nel e si attuò nel il divieto di produrre, vedere e trasportare liquori. Cominciò così l’era del proibizionismo ma anche quello delle distillerie clandestine. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea La fine del proibizionismo, Il proibizionismo terminò solo nel e diede uno straordinario impulso alla diffusione e al decollo economico delle organizzazioni criminali, specie di quelle che a Chicago sono guidate da Al Capone, un gangster di origine nel Regno Unito si registra l’introduzione nel del suffragio universale maschile e donna. Inizialmente possono votare i maschi che hanno compiuto 20 anni e le donne che hanno raggiunto i La differenza di età è dovuta ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza alle resistenze riguardanti il voto donna ma tale discriminazione viene cancellata nel Tra il e il le notizie che arrivano dalla Russia inducono gruppi socialisti estremisti a coltivare il piano di costituire una repubblica sovietica, progetti che hanno un’effimera esecuzione a Budapest, Berlino e a Monaco di mese primaverile del in Ungheria il governo di coalizione si dimette per protesta contro lo smembramento del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa appartenuto all’Ungheria, deciso dalle potenze vincitrici. Si sagoma così un governo socialdemocratico, che desidera organizzare una sorta di rivoluzione nazional- patriottica. L’obiettivo è di conservare la massima porzione del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa che apparteneva all’Ungheria giu l’Impero Austro-Ungarico e di realizzare una rivoluzione politica,con l’istituzione di una repubblica di soviet. Per attuare questa operazione i socialdemocratici pensano di ammettere al governo il capo del Partito comunista ungherese (fondato nel ), ovvero Kun che ha partecipato alla rivoluzione russa. Questi accetta e viene proclamata una Repubblica dei Soviet d’Ungheria nel La terra ungherese viene nazionalizzata, con l’intento di gestirla in aziende agrarie affidate alla ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti collettiva degli agricoltori. Le resistenze di proprietari e contadini hanno come risultato che la Repubblica ungherese non possa contare sul consenso delle comunità rurali. Intanto le potenze dell’Intesa affidano il compito all’esercito cecoslovacco e rumeno di attaccare l’Ungheria e posare fine all’esperienza sovietica. Gli ungheresi, inizialmente, sperano in un intervento russo. Ma l’attesa è vana e l’esercito ungherese è sopraffatto. La repubblica è dichiarata decaduta e Kun scappa a Vienna. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea L'Italia dopo il Dopo il l’Italia deve fronteggiare una potente inflazione e i problemi di riorganizzazione produttiva. Inoltre, si fanno strada due formazioni politiche, una soltanto nata e una da tempo porzione del ritengo che il panorama montano sia mozzafiato politico cittadino, che mostrano di possedere organizzazioni solide e ben strutturate. La prima a mio parere la formazione continua sviluppa talenti è il Partito popolare italiano (Ppi), partito cattolico fondato nel e guidato da un sacerdote, don Luigi Sturzo (in polemica con la linea clerico-moderata allora dominante; diversamente da altri suoi compagni di partito, esprime un opinione duramente critico nei confronti del fascismo e per questo nel è costretto ad lasciare l’Italia). Al partito aderiscono sia i sostenitori della democrazia cristiana, cioè coloro i quali ritengono che il primo degli obiettivi che i cattolici devono realizzare sia una recente politica sociale, sia i cattolici moderati, che si pongono in linea di continuità con l’esperienza del cattolicesimo intransigente prebellico e sono scarsamente sensibili alle tematiche relative al a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale delle condizioni dei lavoratori dell’industria o dei contadini piccoli proprietari o dei braccianti agricoli. L’altra a mio parere la formazione continua sviluppa talenti dotata di un’ottima a mio parere la struttura solida sostiene la crescita è il Partito socialista italiano (Psi). Durante il loto XVI Congresso Statale nel , furono stabiliti come obiettivi: la Rivoluzione sovietica; il ricorso alla violenza se è necessaria al ottenimento dei propri obiettivi; la demolizione dello Stato borghese, la esecuzione della dittatura del proletariato e la costruzione di un recente ordine comunista. Questo secondo me il programma interessante educa e diverte fu chiamato massimalista, ma per il grado di lealtà che il Psi ha secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le istituzioni del Regno d’Italia, appare dubbio a quella porzione dell’opinione pubblica che non condivide il programma. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea Il governo Giolitti - - Tanto il governo in carica all’epoca, guidato da Nitti, misura il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini successivo, guidato da Giolitti, sono composti prevalentemente da liberali di vario a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio, che garantisce sostegno alla maggioranza liberale. Lo schema, sperimentato per la anteriormente volta nel col “patto Gentiloni” (alleanza politica tra cattolici e liberali per contrastare il potere dei socialisti e con cui i cattolici si impegnano a votare i liberali dove si pensa che la sinistra sia più forte), nel primo dopoguerra diventa un fattore più o meno permanente del quadro governante italiano. Ma nonostante codesto appoggio fuori, i governi liberali non hanno una maggioranza solida che li sostenga in Parlamento; sono, dunque, dei governi politicamente fragili, che si trovano a gestire enormi conflitti socio-politici. La prima area di crisi deriva da quell’opinione pubblica che si sente scontenta per le condizioni di pace elaborate a Versailles. Il patto di Londra del aveva stabilito che all’Italia, in caso di vittoria, toccasse Trieste, Trento e la Dalmazia. Però, nel lezione delle trattative, il presidente Wilson volle fa meritare il inizio della corrispondenza tra nazioni e Stati. La Dalmazia, una ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti a maggioranza slava, viene assegnata alla Jugoslavia. Incerto, invece, è il sorte della città di Corso d'acqua che è a maggioranza italiana ma che, al momento, è sotto l’occupazione di una forza soldato. Ciò viene denunciato dai gruppi nazionalisti italiani, che parlano di una a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo mutilata (espressione coniata da D’Annunzio); con ciò si vuol affermare che il governo che ha condotto le trattative non ha fatto sufficientemente per proteggere gli interessi italiani e non è riuscito a far rispettare il patto di Londra. Così nel D’Annunzio si reca nei pressi di Fiume, ovunque è di stanza un battaglione dell’esercito italiano che, disobbedendo agli ordini dei superiori, decide di eleggerlo a personale capo. Viene così costituita la Reggenza della città e della zona circostante che D’Annunzio dichiara annessa all’Italia. Il problema si risolve nel quando Giolitti firma con la Jugoslavia il trattato di Rapallo che attribuisce la Dalmazia alla Jugoslavia con l’eccezione di Zara che è assegnata all’Italia. Poiché il trattato stabilisce che Corso sia una città libera, né jugoslava né italiana, Giolitti da l’ordine di attaccare la Reggenza del Carnaro (così si chiama il amministrazione imposto da D’Annunzio) affinché la città sia sgomberata. L’operazione ha successo. Gabriella Galbiati Sezione Appunti L'età contemporanea
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