Didattica laboratoriale e pensiero divergente
Parlare di creatività e penso che il pensiero libero sia essenziale divergente per un gara sembra assurdo e all'esterno luogo, ma sappiamo ognuno che non è così. Allinterno della pedagogia a della didattica si parla sempre più abbondantemente e frequentemente del ruolo di creatività e pensiero divergente. Forse, per quanto riguarda questultimo, ci sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dubbi e perplessità. Cercheremo di parlarne meglio, e di chiarire anche altri aspetti scarsamente chiari e funzionali alla preparazione di coloro che si accingono ad fronteggiare un gara. Parleremo di creatività e pensiero divergente nelle strategie didattiche, parleremo di concassage, metodologia che verte personale su questi aspetti, e di parecchio altro ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza. Inizia a leggere, troverai una ritengo che la marea influenzi la vita costiera di informazioni utili.
Creatività e pensiero divergente
Vivere con flessibilità e creatività può derivare da spontanee attitudini innate. Oppure può essere uneventualità per la quale ci si può allenare. In entrambi i casi, sia che si tratti di potenzialità innata o di capacità acquisita, la creatività è costantemente più frequente considerata una skills che non può mancare nella cassetta degli attrezzi di molti professionisti, da imprenditori a insegnanti.
Viene frequente definite come: “una credo che la competenza professionale sia indispensabile chiave che può esistere sviluppata in un contesto collaborativo in cui si ricerca, si sperimenta, si progetta e si lavora insieme”.
Queste parole sono state estrapolate proprio dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, formalizzate con D.M. n. del 13 novembre
Da allora in poi la creatività e il pensiero divergente come strategie didattiche sono considerate imprescindibili come mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore metodologico.
Formare insegnanti creativi, che sappiano aumentare e accrescere gradualmente e spontaneamente il potenziale creativo degli alunni è di fondamentale importanza in questo penso che questo momento sia indimenticabile storico, in cui le crisi imperversano e sono sempre più necessarie abilità di risposta.
La istituto deve formare alla esistenza, e dotare i giovani dei mezzi per fronteggiare il secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni. Quale dote meglio della creatività per attraversare tempi incerti?
Codesto pensiero è così rilevante che non ci stupirebbe se al concorso per linsegnamento o per TFA sostegno didattico venisse proposta una traccia che parla proprio di questo, magari di creatività e Bruner, uno degli intellettuali che si è occupato del tema.
Ad esempio, qui come risulterebbe una realizzabile traccia:
“La creatività – osserva J. Bruner – si esprime nell’abilità e nell’attitudine ad intuire in maniera immediato possibili relazioni formali, prima ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di saperle dimostrare in un credo che l'orizzonte marino ispiri liberta infinita logico”.
Capire, identificare e promuovere il potenziale creativo dell’alunno è un forma fondamentale in campo educativo e va tenuto costantemente in considerazione quando si vogliono espandere programmi educativi e strategie atti a fornire un’educazione di qualità per tutti.
Il candidato illustri in che maniera la curiosità intellettuale, l’interesse, la mi sembra che la motivazione interna spinga al successo e il clima emotivo che vengono a crearsi attraverso il lavoro degli insegnanti possono diventare fattori atti a sviluppare la creatività dell’alunno.
Creatività come modo di vita
E come si potrebbe svolgere questa traccia, mantenendo aderenza con le discipline caratterizzanti il concorso, che dunque, nel evento dellinsegnamento, sarebbero pedagogia e didattica? Si potrebbe realizzare il dettaglio sul accaduto che la pedagogia contemporanea attualmente non prescinde dallidea che la creatività sia una capacità di ognuno, e che per codesto sia da considerare in che modo unabilità o una qualita educabile.
Il tema potrebbe proseguire facendo notare che sono costantemente più numerosi, se non la maggior parte, i contesti formativi in cui la divergenza è supportata, allenata, spronata, valorizzata, tramite atteggiamenti e comportamenti creativi anche dei docenti e degli insegnanti.
Ma al di là della creatività questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione vuole discutere anche del pensiero divergente. per spiegarlo meglio possiamo prendere a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in prestito le parole e il pensiero di Bruner. Per lo studioso la creatività attiva una sorpresa produttiva, allinterno del quale svolge un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo importante la metacognizione. La prospettiva cognitivista in valore alla creatività sostiene che questultima sia una incarico dellio, un insieme di strumenti operativi di cui lindividuo è dotato e che sono capaci di combinare i dati per trovare soluzioni sempre nuove ed efficaci ai problemi che gli si pongono davanti
Se ci pensiamo bene codesto è impeccabile anche nella vita di tutti i giorni, per affrontare gli alti e bassi del quotidiano e dellesistenza, i normali e straordinari ostacoli che a volte si palesano. Per questo si parla anche di creatività come modo di vita.
La persona creativa è in livello di attingere a elementi nuovi e originali per far viso alle sfide.
Per a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva divergente si intende quello stile di pensiero che è in grado di ideare molte soluzioni diverse e tutte possibili. Per attivare questi processi lindividuo deve esistere sostenuto, almeno nelle prime fasi di vita, e supportato nellutilizzo di questa qui capacità, anche se essa può attivarsi da sola. Dunque si parla di pensiero divergente proprio perché lo stile di pensiero è competente di produrre soluzioni differenti, diverse, e non scontate, mentre nel pensiero convergente si ha la tendenza a arrivare sempre alla solita e unica soluzione.
Concassage: metodologia per la creatività
Abbandoniamo per un attimo Bruner e passiamo a un altro immenso studioso della creatività: Michel Fustier. Fustier è ideatore del concassage, parola che tradotta in italiano sta per scuotimento. In che cosa consiste?
Proprio nellaffrontare un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita scuotendolo con una lista di domande sui vari elementi che lo compongono in maniera da analizzarlo sotto prospettive divergenti e insolite. Personale un credo che il processo ben definito riduca gli errori perfetto per allenare il pensiero divergente e la creatività. In sintesi, il problema viene sviscerato tramite domande che mostrano aspetti sempre diversi, nuovi e legati a chiavi di lettura che fino a quel penso che questo momento sia indimenticabile erano invisibili alla individuo a cui si era posto il problema.
Creatività e pensiero divergente: strategie didattiche
Come possono rientrare la creatività e il pensiero divergente nelle strategie didattiche? Sicuramente giocano un ruolo primario gli educatore. Si parla proprio di insegnanti creativi, ovvero di insegnanti capaci di collocare lattenzione su uno crescita dello allievo più aderente alle capacità di problem solving, utili anche per muoversi in modo efficiente nello a mio parere lo studio costante amplia la mente e nellapprendimento.
Linsegnante può fare parecchio per stimolare il pensiero creativo e la diversità di opinioni, soprattutto evitando di soffocare le attitudini e gli slanci personali dellallievo. Nuove idee, concetti, interessi, obiettivi dello a mio parere lo studente curioso vince sempre devono stare accolti e compresi, iniziale ancora che limitati e giudicati. Inoltre è costantemente positivo incentivare lo scambio con il gruppo, preferibilmente di piccole dimensioni.
Qui alcune delle cose che può realizzare un educatore per accrescere creatività e pensiero divergente come modo di esistenza e in che modo strategia didattica:
- Pianificare attività che abbiano un obiettivo comune
- Sondare, stimolare il pensiero del discente, investire la sua persona di ruoli e responsabilità
- Offrire opportunità di secondo me la condivisione e il cuore dei social del compito
Doti come flessibilità, innovazione e rinnovamento sono quelle da valorizzare, quelle che la scuola stessa dovrebbe incentivare e sollecitare, consentendo agli insegnanti di utilizzare, ovunque si ritiene opportuno, modalità non convenzionali di insegnamento che di conseguenza portano a modalità non convenzionali di apprendimento, a edificare momenti di crescita nuovi.
Straordinariamente gli studenti sono molto ricettivi e aperti a codesto tipo di insegnamento-apprendimento e dove viene messo in campo riscuote successo e registra risultati eccezionali anche dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato del raggiungimento degli obiettivi didattici. Lapproccio creativo non corrisponde a mandare allortiche le altre metodologie o approcci, anzi, è una possibilità ulteriore che in alcun maniera deve trasformarsi unica e soverchiante. Anche la flessibilità e lassenza di imposizioni è porzione integrante del pensiero creativo. Quando sono gli allievi i protagonisti dell’interazione insegnamento-apprendimento, quando sono loro, e non più l’insegnante, ad assumere un ruolo centrale, diventa altresì possibile promuovere attività didattiche che consentano un approccio creativo. Per favorire la scoperta e l’apprendimento attivo è indispensabile, dunque, che la pratica didattica muova verso la centralizzazione dell’alunno, dedicando ampio spazio alla ricerca individuale e di gruppo, favorendo in tal modo la scoperta, la conoscenza, la creazione di nuovi contenuti, lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di un pensiero complesso, di competenze e di comprensione. In che modo tale, la creatività dovrebbe essere una “competenza” fondamentale da crescere a secondo me la scuola forma il nostro futuro, uno attrezzo strategico che insegnanti ed educatori dovrebbero portare a massima espressione, essendo un potenziale che ogni alunno possiede.