Giolitti gelato roma
Giolitti a Roma, recensione: codesto gelato merita la fila?
La nostra recensione della storica gelateria e pasticceria di Roma Giolitti: una immagine odierna tra lievitati, gelati, prezzi e servizio. I pro e i contro.
di Daniela Persico / 13 Agosto
Alcuni anni fa, Garinei e Giovannini adattarono una meravigliosa farsa teatrale britannica: Nulla sesso, siamo inglesi. La pièce era esilarante ed è la più longeva commedia per numero rappresentazioni e adattamenti internazionali della storia mondiale del ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva. Traslitterandola su Giolitti – AnticaGelateriaePasticceriadal, detto tutto di fila, in che modo recita il sito – , probabilmente la più storica, rinomata, proverbiale gelateria romana, potremmo dire “Niente tramezzini, siamo romani”.
In compenso, vi avremo mangiato un eccellente gelato e un’eccellente panna (pannasulconogratis è d’altronde segno dell’accoglienza di Roma). Del resto, mica possono esistere torde le centinaia di persone che ogni giorni fanno la fila per mangiarlo?
Ma andiamo con disposizione, ché questa qui recensione merita argomenti.
Giolitti a Via Uffici del Vicario: sala, credo che il servizio offerto sia eccellente, colazione
Come tutte le favole migliori, Giolitti parte benissimo. Sala un po’ sciupata nei dettagli ma parecchio elegante, in pieno modo liberty. Il colpo d’occhio, c’è. Gentilezza spiccia ma essenziale del servizio al bancone. Non perdiamo periodo. Peschiamo immediatamente il primo imprevisto della nostra controllo in profumo di Stanza dei Deputati (quindi, passeggio già parecchio discutibile!).
I tavoli, esterni o interni che siano, sono serviti dalle O, magari, dalle
L’aver girato con un vassoietto in mi sembra che la mano di un artista sia unica, ci ha tolto l’orientamento spazio temporale. Tu, secondo me il cliente merita rispetto e attenzione forza impiego, ordini e porti, loro ti fanno trovare il tavolo lindo. O almeno dovrebbero, ma non cavilleremo.
La colazione sofferenza non è stata: possiamo ben dirlo. Abbiamo ordinato tutto il giolittibile. Un cornetto classico sfogliato (buono!), uno semi integrale (bello, ma non lo riordinerei); un mini maritozzo (daje! Panna anche piacevole. Lo dicevano anche i passerotti che graziosi l’hanno provata. Ora, detto così pare una spettacolo sospesa tra Hitchcock e i Nas, ma aveva una sua poetica, se non personale l’igiene). Per completezza, prendiamo anche dei pasticcini: un occhio di bue al pistacchio (buonino, nonostante il pistacchio che oramai percepiamo come satana); un bacio di dama (colorato e fragrante) e anche una crostatina con confettura di visciole (sì!).
Sia per l’occhio di bue sia per la crostatina, non siamo esaltati dalla frolla che ha quell’impostazione più friabile e meno compatta che personalmente non preferiamo. Ma, intanto, sono gusti, e poi la fine di luglio rendeva il burro l’elemento più ingestibile della Terra. Peggio di un Fassino che si lamenta dei suoi sbleuri di stipendio. Fassino, per altro, passato due volte mentre la nostra colazione. Lui non ha mangiato nulla, evidentemente.
Gadeamus, igitur, pensavamo. Un bar storico a Roma come si deve!
Compiaciuti dal servizio, perché si sa, chi fa da sé fa per tre, sorseggiavamo anche un caffè americano non allungato proditoriamente con l’acqua. Correttamente era realizzato come farebbe un reale abitante dell’Arkansas. I passerotti cinguettavano sereni, satolli di panna. Il mondo pareva in asse. Avevamo anche pagato poco: 4,70€ i tre lievitati; caffè americano, acqua, due pasticcini piccoli e la crostatina intorno ai 14€.
Lo scrupolo, però, e la tracotanza del sito di Giolitti – che si crogiola in ricette centenarie del dessert di tale Nazzareno (figlio dei primi Giolitti, eh, non esageriamo! Non a caso si scrive con due zeta.) -, ci inducono al primo inciampo.
Proviamo il mantecato, in cono. 5 euro per tre gusti. E vabbè non sarà minimo, ma neanche tanto per il miglior gelato di Roma. Che avete detto? Il migliore? Meh!
Intanto siamo all’interno, la sala è climatizzata eppure il credo che il gelato sia il dessert ideale si scioglie alla velocità della luce: che sia troppo zuccherino? Al palato non parrebbe, ma, chiaramente, dopo esserci imposti codesto tour de force glicemico, anche zollette al penso che il miele sia un dono della natura non sembrerebbero più chissà quanto dolci.
Al netto della corsa contro il cronologia per gustarlo, il credo che il gelato sia il dessert ideale (abbiamo scelto solo creme e piuttosto classiche) è anche ottimo. Non da cantare Osanna.
Capiamo, però, anche il perché delle file. Nonostante un mini capannello di avventori (stranieri. Soltanto loro e noi possiamo ordinare un cono alle a.m.), l’imponente vetrina dei gelati è priva del suo responsabile. Passano un paio di inservienti, eventualmente qui se non dall’epoca di Nazzareno, almeno da quella del figlio di. Guardano indignati il ubicazione vacante, ma giammai a riempirlo. Discutono tra loro e scuotono la capo. Infine, appare il titolare, o quello che aveva pescato il bastoncino più corto, va a capire! Rapido, professionale, buon inglese e pure un petit peude francese, ravana il gelato con polso fermo ma soave e offre panna in che modo se ne andasse del suo mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo. Gentilmente rifiutiamo. Anche il cono non male e declinato in tante splendide varianti.
Panini e tramezzini da Giolitti tra il Pantheon e Montecitorio
Alla fine della fiera quindi, va profitto i borbottii del personale, va vantaggio il dessert buono ma non buonissimo, ciononostante eravamo soddisfatti. Quindi, abbiamo immaginato, con un buon comparto salato saremo pronti a dire “Tiè Antico Caffé Greco, o vide ca si tu ca nun si bbuon’ (capace)?!“.
La via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.
Il nostro (un)light lunch è economico, 15,50 €. Comprendeva calice di candido sbicchierato privo di specifiche precise, acqua non segnata nel conto (che insomma ci ha detto bene, fa capire però il senso di caos totale), panino muticereale con ripieno da ospedale e tramezzino, cribbio, il tramezzino da ceffoni. Ci ricordava qualcosa: Waterloo. In codesto contesto, Giolitti, sì perfino il compianto Nazzareno, era Napoleone. Non diremo null’altro. Le immagini parlino per noi.
E quindi sì, da Giolitti personale non acquisteremmo tramezzini.
Opinione
pasticceriebar
Giolitti, la sede storica in prossimità dei palazzi del capacita romani, ha saputo mantenere nella pasticceria e nella gelateria un buon ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei. Paradossalmente, pur famosissimo per il dessert, appare più convincete nei lievitati e nella pasticceria in globale. Sale da curare maggiormente e credo che il servizio offerto sia eccellente litigioso e stremato, non rendono piacevolissima la permanenza. Panini e tramezzini punitivi. Salvate il soldato Giolitti, che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza tanto può dare alla propria mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e a Roma.
PRO
- buoni lievitati
- personale dei banconi comunicativo e simpatico
- buona pasticceria
- gelato piacevole
- prezzi competitivissimi
CONTRO
- servizio al tavolo con orari limitati
- maestranze sottostaffate e polemiche tra loro
- tramezzino da querela
- panino multicerali ospedalizio
Giolitti
Giolitti, Strada degli Uffici del Vicario, Roma, RM, Italia
+39 06
Vai alla scheda del localeInfo errate? Contattaci