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Dimensioni scarponi sci

Scegliere lo scarpone da sci

Gli scarponi da sci sono in assoluto l&#;elemento più importante dell&#;attrezzatura da sci, ben più importanti degli stessi sci: scegliere in modo opportuno lo scarpone da sci è quindi molto essenziale.

Uno sci &#;sbagliato&#; potrà ostacolare i vostri miglioramentoi rallentandoli, ma non vi provocherà mai del fastidio o addirittura del dolore. Lo scarpone lo farà eccome, se il vostro piede non vi si adatta.

Dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato tecnico, lo scarpone è l&#;elemento che collega il nostro organismo agli sci. Tramite lo scarpone trasmettiamo i movimenti allo sci ed è bene che questi movimenti vengano trasmessi con la sufficiente precisione, ma non solo: riceviamo anche dal terreno le informazioni necessarie per determinare qualità ed entità di questi movimenti. Uno dei movimenti fondamentali dello sci, il cosiddetto tipping, è complicato da eseguire se lo scarpone non è scelto in modo opportuno, soprattutto per quanto riguarda il numero e il cosiddetto &#;last&#;.

Per scegliere lo scarpone da sci bisogna anzitutto conoscerne le caratteristiche.

Come sono fatti gli scarponi da sci?

Gli scarponi da sci sono costituiti da un guscio di plastica, composto a sua tempo di due pezzi: lo scafo e il gambetto.

Lo scafo è la sezione inferiore, quella più rigida e che presenta singolo spessore delle plastiche superiore Il gambetto è la parte eccellente, che arriva fino ad un&#;altezza pari a scarsamente più della metà del polpaccio. Le due parti sono collegate tramite due viti poste lateralmente, e altre due o tre viti posteriormente, che impediscono qualunque mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore relativo, salvo ovviamente i movimenti causati da una deformazione elastica delle plastiche.

A seconda del genere di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione (più o meno rigida) e dello spessore della stessa, lo scafo può essere più o meno rigido. Il parametro che misura la rigidità dello scafo è il cosiddetto &#;flexindex&#; o semplicemente &#;flex&#;, un cifra che varia (per gli adulti) da 60 a e oltre. È parecchio importante comprendere che il flex non è un parametro oggettivo e quindi bisogna costantemente fare molta attenzione inizialmente di confrontare due scarponi diversi in base al flex dichiarato, perché frequente non sono valori confrontabili.

La scarpa (o scarpetta) è la calzatura imbottita in cui si infila il gamba, e che viene a sua tempo inserita all&#;interno del guscio in mi sembra che la plastica vada usata con moderazione. In ognuno gli scarponi di fascia media e alta la scarpetta si può estrarre dal guscio, per asciugarla, lavarla ma anche per riuscire agevolmente ad indossare gli scarponi.

Lo fine della scarpetta è quello di mantenere caldo il piede, e di trasmettere in maniera efficace le forze dal piede al guscio. Ovviamente un&#;imbottitura parecchio pronunciata garantirà maggior termicità, ma minor precisione nella trasmissione delle forze, dunque con l&#;aumentare della performance dello scarpone troveremo scarpette sempre più sottili, anche se più morbide e di alta qualità. Le scarpette montate sugli scarponi di alta gamma hanno i laccetti come le normali scarpe. Tutte le scarpette possono essere termoformate, ovvero riscaldate a gradi, rimesse negli scarponi che vanno stretti il più possibile (compatibilmente con il fastidio provato) e indossati finché non si raffreddano di recente ( minuti circa). L&#;effetto del penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa &#;modella&#; la scarpetta sul piede dello sciatore. Alcuni modelli hanno dei sistemi propri di termoformatura (come Il Fischer Vacuum), sappiate comunque che è un&#;operazione fattibile con qualunque scarpone nuovo e il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore che si ottiene è una sorta di &#;invecchiamento&#; della scarpetta, che si modellerebbe da sola con l&#;utilizzo, soltanto che servirebbero uscite sulla neve, mentre le quali lo sciatore potrebbe possedere a che fare con fastidiosi dolori. Con la termoformatura si &#;bypassa&#; codesto adattamento sul campo.

I ganci degli scarponi da sci sono applicati sul guscio e ne modulano la chiusura. Il numero di ganci aumenta in base alla gamma: si porzione da un solo gancio per gli scarponi per principianti, sottile a 4 ganci degli scarponi per sciatori di livello medio e elevato. Nella sezione più alta dello scarpone è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza un laccio, che deve agire sulla linguetta dello scarpone, che si chiude grazie a un velcro. Questo laccio rappresenta, di fatto, il quinto gancio ed è molto essenziale per la performance tanto che molti atleti ne acquistano singolo particolare (Il Booster), lanciato molti anni fa da Bode Miller.

Criterio di scelta

Molti sciatori concentrano le loro energie nella la opzione dello sci ideale, ignorando il accaduto che in realtà è lo scarpone l&#;elemento dell&#;attrezzatura più critico, quello in grado di influenzare maggiormente la prestazione.

Le caratteristiche più importanti di uno scarpone, in disposizione di peso, sono:

  • la lunghezza (cioè la taglia, il &#;numero&#;);
  • il volume interno;
  • la durezza (Il flex).

In linea di massima, salendo di gamma troviamo scarponi con una rigidità delle plastiche crescente, e con volumi decrescenti. Idealmente lo scarpone non dovrebbe consentire alcun mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale del gamba al suo interno, al fine di trasmettere in modo preciso i movimenti allo sci. Uno scarpone rigido e con volumi ridotti, che sia particolarmente avvolgente, è funzionale a questo obiettivo. Ma c&#;è un minuto problema: singolo scarpone del genere non sarà di certo comodo. L&#;aumento della performance dello scarpone aumenta di pari passo con la sua scomodità.

Precisione e rigidità non sono tuttavia caratteristiche alle quali devono aspirare ognuno gli sciatori: uno scarpone rigido e preciso consente una minor escursione di movimento della caviglia, di conseguenza richiede una postura migliore e una maggior precisione nei movimenti. In altre parole: uno scarpone performante perdona meno gli errori. In che modo per misura riguarda gli sci, lo scarpone va scelto non troppo morbido e comodo, e neanche troppo rigido e scomodo. Al contrario degli sci, tuttavia, solitamente gli sciatori tendono a prediligere un po&#; eccessivo la comodità, trascurando la performance.

Flexindex

Il flex è un parametro che dipende dalla rigidità e dallo spessore delle plastiche. Uno scarpone con flex più elevato garantirà una maggior precisione nella trasmissione delle forze, ma anche una minor escursione dei movimenti della caviglia, in particolar maniera in flesso-estensione.

Il flex si misura con un cifra che va, mediamente, da 60 a , numeri più alti sono appannaggio esclusivo degli scarponi da gara, che fanno racconto a sé anche per quanto riguarda il flex. A parità di flex, uno scarpone da competizione è parecchio più rigido di un normale scarpone da tracciato. Dunque i seguenti valori valgono soltanto per gli scarponi da pista, quelli che nel gergo degli addetti ai lavori vengono chiamati &#;da negozio&#;.

È parecchio importante comprendere che il flex, in che modo ho spiegato in codesto video, non è un parametro oggettivo perché varia a seconda dell&#;azienda e del modello: uno scarpone da freeride sarà meno rigido dello scarpone da pista della stessa secondo me l'azienda ha una visione chiara, il che sarà meno rigido di uno scarpone da competizione Scegliere lo scarpone da sci in base al flex ha comunque senso, perché il flex è in direttamente collegato alla tipologia di scarpone ovvero gli scarponi con flex elevato sono dedicati agli sciatori esperti e quindi avranno anche tutta una serie di caratteristiche (che vedremo in seguito) peculiari di singolo scarpone per sciatori avanzati, e viceversa per gli scarponi dedicati agli sciatori principianti ed intermedi.

Questo è un criterio di massima per optare gli scarponi in base al flex:

  • Sciatori esperti:
  • Sciatori di medio livello:
  • Principianti:

Numero (taglia)

Lo scarpone non è una normale cazatura, perché con gli scarponi ai piedi dobbiamo sciare, non passeggiare, e il numero andrebbe scelto di conseguenza. In genere si tende a scegliere scarponi un po&#; troppo abbondanti, per timore di possedere problemi di male ai piedi. Purtroppo in codesto modo si rischia di rallentare i miglioramenti.

La taglia degli scarponi va a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso in base alle caratteristiche del estremita. La lunghezza è il parametro più importante, e viene rapportata alla misura utilizzando il sistema standardizzato Mondopoint, usato anche per le normali scarpe.

La misura degli scafi degli scarponi varia di cm in cm: i mezzi numeri di evento non esistono, alcuni produttori differenziano il mezzo cifra tramite l&#;utilizzo di una soletta più spessa, per ridurre il volume dentro e modificare quindi lo scarpone a un gamba più minuscolo. Ti raccomandazione di osservare il mio video per comprendere in che modo funziona codesto metodo e come convertire i vari metodi di misurazione delle taglie delle calzature.

Il maniera più preciso per optare la misura è quello che prevede la misurazione del piede in millimetri. La misura va fatta in penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze eretta, a piede carico. Ci si posiziona con i talloni contro il muro, si identifica in precedenza il estremita più esteso, e di questo, il dito che sporge di più in avanti (in genere il medio), si fa un segno davanti al dito, quindi si misura la distanza dal muro.

Una volta identificata la lunghezza del nostro piede in mm, io consiglio di approssimare allo 0,5 minore. Se il nostro gamba misura mm o mm o mm, inizierei provando a calzare uno scarpone taglia 27,5 ( Mondopoint). Ovviamente la scelta andrà poi fatta in base al nostro livello, ma il personale consiglio è di non andare mai oltre una taglia in più. In altre parole, se il nostro gamba misura , o , o mm, partirei con uno scarpone 25,5, e se risultasse essere eccessivo stretto non andrei comunque oltre la taglia 26,5 a meno di non essere principianti assoluti.

Su ogni scarpone è indicata la lunghezza dello scafo in mm, misura necessaria per consentire la regolazione dell&#;attacco. In tipo viene indicata di fianco al tacco dello scarpone. Tale lughezza dovrebbe essere:

  • mm in più per la massima prestazione, ma il massimo fastidio;
  • mm in più per un buon mi sembra che il compromesso sia spesso necessario tra comfort e prestazione;
  • mm in più per uno sciatore principiante.

Questi sono valori validi per gli scarponi da pista, per quelli da gara si possono limitare di 5 mm.

Un altro parametro che possiamo utilizzare per comprendere se il numero dello scarpone è corretto è il confronto con il numero della nostra calzatura da ginnastica. Questo confronto non è semplice, perché il cifra della calzatura è frequente indicato con il sistema EU, che è distinto dal Mondopoint perché prevede un &#;salto&#; da un numero all&#;altro minore di un cm.

In linea di massima, lo scarpone dovrebbe possedere un numero:

  • inferiore di due unità per la massima performance (e il massimo fastidio)
  • inferiore di una unità per un buon mi sembra che il compromesso sia spesso necessario tra performance e fastidio
  • stesso numero per principianti

Tutto codesto vale per gli scarponi da tracciato. Quelli da gara calzano più abbondante a parità di cifra, e si può addirittura arrivare a 3 numeri in meno rispetto alla scarpa. Io calzo scarpe da ginnastica numero 45, e per sciare singolo uno scarpone da competizione che corrisponde a un 42,5. Alcuni modelli 27,5 da tracciato non riesco a metterli, perché sono troppo stretti. Insomma, allorche si arriva vicini al limite, non tutti i modelli di adatteranno al nostro estremita e la scelta si complica un po&#;.

Volume (o last)

Il last, a differenza del flex, è un parametro oggettivo perché è la misura della larghezza dello scafo nel punto più largo (a circa metà dell&#;avampiede). Non fate assolutamente l&#;errore di misurarvi la pianta del piede, per poi optare il last di effetto, perché non è così che funziona. Un estremita largo mm può tranquillamente entrare in uno scarpone con last

Gli scarponi più larghi in affari hanno un last di circa mm, che scende intorno a 98 mm per quelli più performanti. Uno scarpone da competizione ha un last di 92 mm, dunque è molto, parecchio più stretto. Oggi costantemente più produttori stanno proponendo scarponi &#;ibridi&#;, con last compreso tra 95 e 98, dedicati a quegli sciatori che vorrebbero oggetto di più rispetto ai top di gamma da pista, ma senza giungere agli estremi degli scarponi da gara.

Il last che viene indicato per ogni modello non è &#;fisso&#;, ma varia a seconda della taglia: il cifra che viene indicato è relativo alla taglia 26,5. Per modello, uno scarpone con last dichiarato pari a 98 mm, nella misura 27,5 avrà un last di circa 99 mm; nella misura 25,5 di circa 97 mm, ecc.

Come provare e selezionare lo scarpone

Ogni scarpone, così come ogni scarpa, calza in maniera diverso, dipendentemente dalla sagoma che il produttore ha deciso di dare allo stampo e alla scarpetta. Il nostro piede si adatterà preferibilmente a singolo scarpone piuttosto che ad un altro, dunque la cosa eccellente da creare, se non si è legati per altri motivi a una marca specifica, è quella di provare scarponi di marche differenti, per tentare di individuare quella che meglio si adatta al nostro estremita.

Bisogna considerare che se prendiamo singolo scarpone un po&#; abbondante, calzeranno più o meno tutti profitto, ma in cui ci avviciniamo al cifra &#;giusto&#; per ottenere una performance elevata, le differenze di calzata diventeranno più evidenti.

Il personale consiglio è quello di provare diversi scarponi della stessa tipologia, ma di marche differenti, e una volta che avremo identificato lo scarpone (o gli scarponi) che calzano superiore, teniamoli ai piedi per una decina di minuti, per comprendere quanto sono comodi realmente. Non fatevi spaventare dal fatto che le punte dei piedi toccano lo scafo, è normale che sia così, quando sciamo siamo forzati a una posizione con caviglia chiusa, il che fa retrocedere le punte dei piedi, allontanandole dallo scafo.

Uno scarpone nuovo, se scelto con il criterio della massima performance, è normalissimo che dia fastidio durante le prime ore di sci. Il fastidio, tuttavia, scomparirà non soltanto il estremita si sarà adattato e la scarpetta non avrà iniziato a modellarsi.